Una volta le bambine a Natale sognavano la casa di Barbie. Adesso sotto l'albero si aspettano un cellulare nuovo.
La TV ti riempie la testa di desideri, ma non ti ricorda mai che forse non è proprio così.
La maggior parte delle bambine del mondo probabilmente al giorno d'oggi si aspetta solo un paio di scarpe. Anzi, forse, non se le aspetta nemmeno, perché non sa neanche cosa siano. Le scarpe. Ed il Natale.
Forse non sa nemmeno cosa significhi aspettare... anzi, forse no, forse quello lo sa bene.
Aspettare che un giorno qualcosa ti riempia lo stomaco. Aspettare che un giorno la smettano di ficcarti dentro qualsiasi cosa per puro divertimento. Non il tuo…
E dire che per molti sembra che la cosa più importante sia la marca delle mutande. Anzi, per pochi, perché la maggior parte degli abitanti del pianeta ringrazia il cielo ogni giorno per essersi svegliato con addosso almeno quelle. O forse il cielo lo maledice? Probabilmente. Se Dio esistesse veramente probabilmente adesso sarebbe devastato dai conati di vomito per quello che combiniamo. Per questo schifo che combiniamo tutti i giorni. Probabilmente si sarà suicidato per la disperazione. Ma si, non voglio bestemmiare ed offendere nessuno, lasciamo perdere Dio. Perché in fin dei conti l'abbiamo perso da un sacco di tempo.
D'altronde tutto quello che succede ai giorni nostri è giustificato in nome di Dio, ma se potesse farsi sentire veramente da noi, non credete che ci urlerebbe di smetterla? Per chi ci crede, perché non prestate orecchio al cielo per ascoltare gli strepiti disperati con cui ci sta chiedendo di fermarci? Ci avrà impiegato solo 7 giorni, ma ha fatto sicuramente una faticaccia per regalarci tutto questo, e noi lo stiamo buttando in vacca con tanta semplicità!
Eh si! Per la miseria! Ma io cosa posso fare? Mi chiedo sempre: “Io cosa posso fare?” Qui, nel mio ovattato occidente, cosa posso fare? Comprare l'ultimo libro del cui ricavato l'1% verrà devoluto per i bambini del paese più sfigato del mondo? Boicottare le merendine di una data marca, per poi scoprire che i soldi per il dentifricio con cui mi lavo i denti ogni mattina, finiscono nello stesso posto di quelli che non ho speso per le merendine? Bah!
Mi sembra di fare retorica, sempre, mi sento stupida e retorica, ridicola, inutile... Soprattutto inutile. Ora si stanno ammazzando di nuovo, nei soliti posti, sempre per gli stessi motivi. A parte il fatto che si stanno ammazzando tutti i giorni in un sacco di posti, ma non ce ne preoccupiamo perché una guerra nel buco del culo dell'Africa non ci tange, non rischia di farci saltare tutti per aria, invece questa volta la cosa è seria. E' seria perché è agli occhi di tutti che c'è sempre qualcuno che può fare quello che vuole, protetto dai “grandi” fino a rasentare il ridicolo, e c'è sempre qualcun altro che viene tacciato come cattivo anche se le sta prendendo di santa ragione. Ma tanto chi ci rimette sono sempre quei soliti cretini della “popolazione civile”, di qua e di là, che probabilmente, molto probabilmente, se ne fregano di quella cosiddetta fottuta guerra, magari preferirebbero che le cose si risolvessero con una partita a scacchi. Magari! Magari si potesse! Una partita a scacchi lunga come l'eternità, e nel frattempo una pace perenne dove non si parla più di confini, di religione, di soldi. Una pace perenne dove l'unico problema potrebbe essere... che ne so... il tempo che ci vuole per piantar patate!
venerdì 13 luglio 2007
natale
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