sabato 28 gennaio 2006

cosa faccio?

E' così tanto tempo che non vivo più che non mi ricordo nemmeno come si fa.
Mi sembra di vegetare in uno stato di perenne rinascita.
Mi vedo da fuori, come se non fossi io, dentro un guscio di noce, con le mani aggrappate ai bordi di una spaccatura che tirano... tirano con tutta la forza possibile!
Qualche volta riesco a metter fuori la testa, prendo aria, ma il mio corpo rimane incastrato dentro, non riesco ad uscire, è come se una barriera elastica mi permettesse di espormi al mondo quel tanto che basta per dargli un'occhiata, ma di tutto il resto non ho diritto.
Perchè mi succede questo? Ho 36 anni, non sono una quindicenne in preda alle paturnie adolescenziali!
Eppure non sento niente, non provo niente, ho paura di non riuscire più ad aprirmi.
Ho così tanta voglia di calore umano per me, PER ME, di riceverne.
Non voglio più essere disponibile per gli altri.
Già, gli altri...
Quante delusioni, quante sorprese indesiderate, quante illusioni inutili.
Sarebbe un cambiamento di rotta non da poco, chissà quanti ne capirebbero il perchè.
Forse qualcuno si, ma non certo le persone che mi hanno spinta fino a qui.
Ma in realtà chi è che mi ci ha spinto, se non io stessa?
Sbaglio! Sbaglio sempre!
Non si deve voler bene al prossimo, questo è l'unico insegnamento che posso trarre dagli ultimi tempi. Ma è l'unica cosa che so fare... come posso tradire i miei stessi principi? Tutto ciò in cui credo, su cui è basata la mia vita, la MIA SCELTA di vita, si sta sgretolando, non posso stare a guardarmi cedere il passo a questo enorme caterpillar di egoismi e indifferenza che contraddistingue la specie umana senza opporre resistenza! Ma non ce la faccio più. Le mie forze stanno per raggiungere l'apice massimo e dopo ci sarà solo la resa.
Ed io sto già cedendo, ma nessuno se ne accorge... perchè sono un pezzo di marmo. Riesco ad esprimere solo sentimenti che riguardano gli altri.
Bah!
Vabbè!

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