venerdì 13 ottobre 2006

marco paties




Ieri il mio amico Marco è morto di cancro.
Perchè lo scrivo quì? E' una cosa così personale... ma sono incazzata!
Molto incazzata!
Come si fa a morire a 42 anni di cancro?!
Nel 2006, in Italia, in questo occidente dove tutto è possibile, si può morire di cancro a 42 anni? In soli due mesi?
Non serve a niente dire che è ingiusto, è così ovvio che non serve dirlo.
E' stupido...
Non muori perchè stai guidando ubriaco o perchè hai mangiato porcate tutta la vita o perchè ti sei sparato merda nel cervello.
Muori perchè il tuo corpo ha deciso che deve marcire!
Porca miseria!
Oggio ho letto che sono riusciti a teletrasportare la luce e la materia di mezzo metro. Non sarebbe stato meglio se avessero teletrasportato di mezzo metro più il là la schifezza che aveva Marco in corpo?

E così se ne è andato...
L'ultima volta che l'ho visto sveglio gli ho mandato un bacio con la mano. Ieri stava dormendo, non sono riuscita nemmeno a salutarlo... o forse si. Ma in fin dei conti salutarlo era importante solo per me, per dirgli che gli volevo bene.
Ma lui lo sapeva che gli volevamo bene, e poi, comunque, in fin dei conti, a cosa gli serviva?

Santo cielo! Due mesi e via!
Penso a quello che avrebbe potuto fare prima di morire, se ne avesse avuto il tempo. Magari riuscire ad andare a vedere per l'ultima volta il mare, o fare pace con qualcuno, o baciare una donna.
Invece così non ha avuto nemmeno il tempo di chiudere i suoi conti con la vita.
Rendersene conto? Sicuramente lo sapeva, perchè non era stupido.

Lo conoscevo da solo un anno, forse anche meno. Non era la persona più speciale del mondo, non voglio finire a fare gli elogi del caro estinto come si fa sempre. Uno muore e diventa santo! No. Marco aveva i suoi difetti ed i suoi pregi, come tutti. Ma era una persona a cui si poteva voler bene con facilità.
Era una persona a cui volevo bene e che mi voleva bene.

Quando stava già in ospedale si è incazzato con me perchè diceva che io non mi volevo bene, che non mi volevo curare, che ero depressa. E' vero, aveva ragione.
Marco si divertiva, combinava cazzate una dietro l'altra, era comico alle volte, passare il tempo con lui era divertente.
Però era anche una persona sensibile, ce ne sono poche di persone sensibili a stò mondo.
Se stavi male se ne accorgeva e si trasformava di colpo in persona seria e attenta.
Lo sapeva cosa pensavo e cosa provavo per le persone che mi stavano intorno... lui lo aveva capito.

Mi dispiace, perchè nella vita ha avuto delle delusioni. Come tutti del resto, ma una persona che poi muore vorresti che fosse stato felice tutta la vita. E poi, che cazzo, ha avuto una sfortuna bestiale!

Avrei voluto rapirlo da quell'ospedale, portarlo via su una carrozzella e andare a divertirci in giro, a prenderci una sbronza colossale e finire a dormire sul divano di casa mia con lui che non riusciva a scacciare il gatto! Che ridere... Marco quando beveva troppo si addormentava pure in piedi!

Ci sarei andata a vivere volentieri con Marco... mi aveva proposto di cercare casa io, lui e Max.

Max, non ti dimenticare di Marco da vivo! Lui non era quella cosa sdraiata sul letto!

Marco... piccolo dolce Marco.

Veniva a casa mia e mi chiedeva: "Non è che avresti un pezzo di pane che ho un buco nello stomaco?" e mi faceva fuori mezza dispensa!

Quando ti doveva fare una domanda apriva il discorso e tu potevi andare a farti la doccia, comprare il giornale, bere il caffè, tornare da lui e aspettare che pronunciasse la seconda parola!
E questa fissa di stamparsi tutti i testi di tutte le canzoni possibili!
Quando si metteva a suonare la chitarra nella mia cucina e tu potevi cucinare, mangiare, lavare i piatti e lui era ancora lì! "Marco vieni a mangiare?" Rispondeva "Si, si" e non arrivava mai!

Non sono riuscita a fargli la foto con la sua giacca nuova di velluto rosso scuro e la camicia viola. Me lo aveva chiesto ma poi è finito in ospedale... "Quando esci..."
E quando adesso?

Come ha detto Max: E' SOLO TUTTO ASSURDO.











2 commenti:

ges ha detto...

non so, è probabile che ci siamo anche conosciuti, ma non so chi sei.
comunque, domani fa un anno senza marco. sembra triste, lo è. lo sai che non potevo credere che avesse 42 anni? io ne ho 38 e pensavo, sinceamente, fosse + giovane di me. pensa un po'. una volta venne a milano, col bit e martino e chiara e qualcun'altro, una sera strana passata davanti all'entrata dl plastic dove non ci facevano antrare perché eravamo maschi... e allora, birrette + canne + foto dementi nella macchinetta automatica a gettoni strappando poster di rockstar mondiali per farle posare con noi. e marco in disparte, come un inglese in un gruppo di matti. poi dopo due ore dice: fioi, ma stè ben? xe tutto un giro de canoni, de bire? ma no ndemo a balar?
caz
e poi ricordo che sono andato in quell'ospedale che dici, cazzo lui era sedato, l'avevo visto a giugno, e mi aveva detto che aveva mal di schiena, ma ci eravamo sbronzati lo stesso e ridevamo di stupidate e parlavamo di cose da fare. poi ancora al redentore, un uomo stanco seduto contro a un muro, da solo, per stare solo. all'ospedale ormai lo sedavano, cazzo come era magro - e dirlo di lui....- e poi mi guarda e dice 'andrea...!' con un cazzo di filo di voce. beh ti confesso che quella sera ho bevuto, anzi, appena uscito ho bevuto, con luca che mi parlava di lui, dell'accademia, della sua musica e lo chiamava fantolin.
basta. mi manca marco. il suo sguardo distante e incredulo, vicino e affettuoso. ciao marco. ciao amica mia chiunque tu sia.
andrea

stefania galluccio ha detto...

Si oggi è il "grande" giorno effettivamente! Ci penso da settimane. Volevo fare un salto al cimitero ma poi ho pensato che non è il caso, ci sarà la famiglia... è meglio lasciargli lo spazio di cui hanno diritto. O forse magari no, magari hanno piacere se vedono qualche amico di marco perchè così sanno che non è stato dimenticato. Purtroppo sono al lavoro e non so se faccio in tempo. Comunque io la "fotina" di marco sulla libreria me la tengo lì bene in vista e ogni tanto lo guardo e ci penso. Un giorno guarderò la sua foto e sarò più vecchia di lui e allora forse mi renderò conto del tempo che passa. Per adesso non sono ancora riuscita a cancellare dalla chiavetta USB i testi che mi aveva chiesto di scaricargli.
E comunque hai ragione, in fin dei conti era un buon amico che manca a molti. Ciao anche a te caro amico.
Stefania