(a Francesca...)
Piccola tartaruga sulla spiaggia
Che indossi una corazza la mattina,
tu pensi sia d’acciaio e va in frantumi…
Quante schegge di cristallo nel tuo corpo.
Rabbia e dolore si mutano in pioggia.
Percorso contrario di madre natura
A cascate dagli occhi finisce nel cuore,
ristagna e ti brucia e nessuno lo vede.
Di carta di riso delicata e preziosa,
corrode, la ruggine, quest’animo fragile.
L’oceano e la sabbia,
son pietre pesanti,
macigni salati,
muraglie cinesi.
Avanza! Tu avanza!
Uno squarcio nel cielo,
un riflesso nel mare,
chissà che la vita
non sia più crudele…
morbido pettirosso senza ali…
soffice gattino senza baffi…
tenero cagnetto senza fiuto…
Stefania
mercoledì 30 novembre 2005
Mare senza acqua
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