venerdì 18 gennaio 2008

la guerra

E la guerra che verrà

E la guerra che verrà
chissà mai che faccia avrà?
Luci verdi, lampi, tuoni,
occhi vitrei, occhi buoni,
e microfoni puntati
contro facce starnazzanti.

Notti folli,
notti brave!
Mentre mangio la bistecca
c’è qualcuno là che aspetta
che la bomba laureata
faccia dunque il suo mestiere!
La sua testa scoperchiata,
la sua casa insanguinata,
la sua vita cancellata.

E le mani sfrigolanti
consumate da Pilato
di chi vive (ahimè succede)
di catodico fulgore.

Che rimane di sta’ guerra?
Quattro scene ripetute…
Ma siccome è sempiterna
qualcun altro ci penserà!

Stefania

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