Partecipazione al premio letterario indetto da CIFA ONG FOR CHILDREN 2007
Segnalazione per la finale
Pubblicazione in Antologia del premio letterario "Aiutare i bambini CI FA bene"
C'erano il sole insieme alla luna,
c'eran le stelle e tanta fortuna,
c'era il soffitto insieme al divano,
c'era la nanna che arrivava pian piano.
Favole e fiabe e qualcuno che porta
carezze e sorrisi insieme alla torta.
Scuola e sciroppo non piacciono molto,
ma è un tuo diritto esser sano e colto.
Poi un giorno arriva una nuvola enorme,
di colpo la vita lì dentro soccombe,
ti ruba e nasconde sogni e speranza,
li chiude a chiave dentro una stanza.
Invece di stare sul prato a giocare
devi imparare un cavallo a ferrare,
scovar da mangiare è ora un lavoro
in mezzo ai rifiuti di chi vive nell'oro.
Lustrare il fucile e sparare a un passante,
giocare da adulto e baciare da grande,
lasciarti frugare corpo e pensiero
e far pure finta che niente sia vero!
Ascolta e stai zitto, magari gli passa,
quella bottiglia non te la fracassa
in testa o dovunque, nemmeno ti vede,
l'alcool per lui è ora l'unica fede.
Fame mortale, guerra e terrore
del mappamondo son le signore,
l'unico oggetto che è sempre presente,
né fede né razza, è un bimbo innocente.
Poco gli importa al mondo intero
se del bambino hai perso il sentiero,
Dicono sempre: "Sono gli anni migliori!"
quelli che vedono tutto a colori!
Chissà dove guardano, forse nel sole!
Mica si accorgono che sotto le suole
c'è un fango di lacrime, sangue, paura,
di un esistenza divenuta tortura.
Merce di scambio, oggetto d'acquisto,
questo è un copione visto e rivisto,
serve un piccino per far lacrimare
noi spettatori della tv mondiale.
Hai dei vecchietti acciacchi e malanni,
seppure pochi siano i tuoi anni,
anche guardandoli da molto lontano
son meno dei petali di un tulipano.
Rincuorati bimbo, non darti pensiero,
quello che ho detto non è sempre vero.
Se sei fortunato può sempre succedere
che tu non nasca in mezzo alle tenebre.
Quello che spero, un unico augurio,
che tu sia promessa per questo tugurio.
Mangia le fragole, ridi con gioia,
ama il mio mondo pieno di noia.
Salva i miei prati, il mio mare e il mio cuore,
riempi quest’aria di un soffio d’amore,
ferma il mio pianto per questo disastro,
togli alla vita il sapore salmastro.
Apri i tuoi occhi e comincia a guardare
chi ha meno di te e mai può parlare,
chi vive legato per sempre a una sedia,
chi non vede mai cibo e muore d’inedia,
chi crede che casa sia terra infangata,
chi crede che acqua sia pozza inquinata,
chi crede che mamma sian frusta e dolore,
chi crede che esista soltanto un sapore.
Distruggi il razzismo e la gran cupidigia
di quei pochi che vivono nella bambagia.
Madre Natura, sai, a volte si sbaglia,
non dare per persa questa battaglia.
Stefania
martedì 26 giugno 2007
ciao bambino
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1 commento:
poi ci farai sapere se hai vinto meno ...
Ed il libro con tutte le filastrocche selezionate quando esce?
ciao,
Stefania l'altra
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